venerdì 16 maggio 2014

I soliti luoghi comuni #1

Il nostro protagonista, che chiameremo "mister Smith" (il nome è stato cambiato per proteggere gli innocenti), è apparentemente un appassionato tra i tanti, e con i suoi simili condivide (appunto) le stesse passioni, parla con loro, discute,  prende gli stessi fumetti , segue il mercato come tutti loro probabilmente fanno, forse segue anche gli stessi telefilm, ma di questo non vi è certezza.
Sappiamo che segue con uguale passione anche le vicende del mondo dei fumetti, le storie dei suoi autori, le vicende editoriali, insomma, non si ferma solo al fumetto stampato, perché è convinto che sia giusto e utile informarsi per conoscere bene come funziona questo meraviglioso mondo. Ha letto le interviste giuste, segue Fumo di China, Fumetti d'Italia, Glamazonia, Il Fumetto, Dime Press, si legge tutte le rubriche di Comic Art, ha imparato a distinguere i personaggi positivi da quelli "oscuri" (o che interpreta come tali). E' in grado di ragionare, ha gli strumenti per farlo, e lo fa.
Certo, forse non sempre il risultato è quello giusto, ma queste sono quisquilie e pinzellacchere.

Parte prima: L'erede rinnegato della zona oscura.

"Mister Smith" è Hanko un appassionato di Martin Mystere. E' stato anche un fedele lettore di Zona X, si divertiva a seguire quella serie con la copertina rossa, gli piaceva sia il periodo delle storie libere che quello delle miniserie, sa bene che certe storie non erano il massimo, ma la passione è la passione. Quando Zona X chiude, non è contento. Parte degli autori che ci hanno lavorato si riversano sulla nuova testata Jonathan Steele. Hanko capisce che hanno chiuso la sua adorata Zona X per aprire la testata nuove, e se la segna al dito: non comprerà mai questa nuova testata.

Un giorno incontra uno degli autori, e gli chiede di fargli un disegnino con dedica, e mentre l'altro acconsente e disegna, Hanko gli spiega la sua antipatia per la serie nuova. L'autore lo ascolta, rimane un po' a bocca aperta (lui lavora proprio per quella serie nuova), e gli spiega una cosa: Jonathan NON ha fatto chiudere Zona X: è nato come personaggio per quella rivista, ma quando hanno deciso di chiuderla per basse vendite, l'editore ha preferito spostare quel personaggio in una serie nuova, dandogli una possibilità diretta. Quindi Jonathan non l'ha "uccisa", ma semmai ne è derivato.

Hanko ascolta pazientemente, ma sa bene che l'altro sta inventando una storia per nascondere la verità, che lui conosce bene. Quindi sorride sornione mentre l'autore gli finisce il disegnino e lo consegna con la sua brava dedica. Ma poi spiega al solerte disegnatore che è inutile che cerchi di salvare capra e cavoli, la verità è sotto gli occhi di tutti.

Parte seconda: Il principe e il povero.

"Mister Smith" è Banko, un appassionato di fumetti, se li legge tutti, ma tutti davvero, e questo è uno di quei momenti in il mercato è in forte espansione. Esce questa nuova eccezionale serie per un editore piccolino, e lui ne è entusiasta. Ammira i testi, i disegni, è fantasticamente felice. Non ha l'età per avere seguito altre serie popolari dal numero 1, ma questa invece è uscita proprio nel momento in cui lui si dedica all'argomento, e capisce quale emozione devono avere provato quelli che seguivano una serie popolare dal numero 1.
Ma qualche tempo dopo si susseguono due eventi: un giorno la serie annuncia la chiusura, e a Banko crolla metaforicamente il mondo addosso. Un altro giorno scopre che gli autori si sono trasferiti in massa su un popolare fumetto di un editore concorrente. Banko sa arrivare alle evidenti conclusioni: l'editore concorrente ha rubato gli autori all'editore piccolino, promettendo loro mari e monti e ponti d'oro. Chi siano i buoni e chi i cattivi è così lampante.

Un giorno incontra uno degli autori,  gli chiede di fargli un disegnino con dedica, e mentre l'altro acconsente Banko pensa bene di spiegargli la sua antipatia per l'editore del fumetto popolare. L'autore lo ascolta, rimane un po' a bocca aperta (lui quel periodo lo ricorda bene), e poi gli spiega una cosa: l'editore concorrente NON ha soffiato gli autori a base di ponti d'oro, bionde vergini e vino speziato. Il piccolo editore non riusciva più a continuare quella serie, e le nuove condizioni non permettevano agli autori di riuscire a vivere di quello. E secondo le leggi di CAUSA ed EFFETTO, prima si è deciso di chiudere, e dopo si sono rivolti all'editore concorrente, che ha acconsentito a farli lavorare con lui.

Banko ascolta pazientemente, ma sa bene che l'altro sta inventando una storia per nascondere la verità, che lui conosce bene, sorride sornione mentre l'autore gli finisce il disegnino e lo consegna con la sua brava dedica. Ma poi spiega al solerte disegnatore che è inutile che cerchi di salvare capra e cavoli, la verità è sotto gli occhi di tutti.

Una è una testimonianza diretta, l'altra è riferita. Trova la costante, e dedica un pensierino di solidarietà al povero autore che deve fare il disegnino con dedica per Hanko e Banko mentre essi gli dicono la verità che lui nega con forza.
Un giorno imparerà a navigare in questa corrente... ma fino ad allora, continuuerà saltuariamente a rimanere a bocca aperta.

3 commenti:

  1. Mmmm
    la cosa importante e che tu stia bene

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  2. Mi sono imbattuta anche io qualche volta in lettori che interpretano a loro modo certi avvenimenti editoriali: niente, dopo un po' di tempo ho capito che è inutile cercare di spiegare o raccontare ciò che si sa realmente (e che i lettori di solito non sanno), ti prendono per bugiardo/a quando va bene, altrimenti neanche quello, non prendono in considerazione nulla di quanto hai detto.

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  3. stai evidentemente cercando di salvare capra e cavoli ma è inutile: la verità è sotto gli occhi di tutti

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