martedì 11 giugno 2013

Incognito

C'è un sottile piacere nel muoversi nel caos di una fiera di fumetti, e farlo da visitatore. Niente impegni, niente tavolino col tuo nome davanti, sei uno, nessuno e centomila. Sei un disegnatore, ma qui hai un altro ruolo, quello del visitatore. Caro Jack, fai parte di quella categoria di disegnatori che non vengono riconosciuti troppo spesso. Non hai lavorato su testate molto popolari, non hai scatenato polemiche feroci nei forum, su Facebook non hai una marea di ammiratori che ti riempiono di lodi imperiture per qualsiasi schizzo fatto con la mano sinistra tu possa postare, hai un blog che vivacchia ma che non raggiungerà mai la top 100 dei blog fumettistici più seguiti. Ma in fondo tutto questo non è affatto terribile.
Intanto intorno a te la gente continua ad aumentare, i cosplayer si infittiscono, e cominciano a scendere in campo i pezzi da 90, e tu sei lì che ti muovi in mezzo a loro, uno tra i tanti.
Siamo nella prima settimana di maggio del 2013. In una zona specifica di questa edizione della Naoniscon (PordenoneComics) sono sistemati i tavoli degli autori presenti, con il loro nome bene in evidenza di fronte a ognuno. Promuovono lavori, vendono disegni o altro materiale, c'è una discreta folla sempre davanti a loro. La fiera, questa fiera, dura una sola giornata, dalle 9 del mattino alle 19, ed è probabilmente una delle più gradevoli della regione. Oh, è vero, dovrei correggere la definizione: se mancano gli editori, si può chiamare fiera, o è più adatto mercatino?
E mercatino sia, allora. Alla scorsa Cartoomics ho passato venti minuti con un amico/collega sceneggiatore, e ogni tre minuti c'era qualcuno che lo fermava per dirgli qualcosa di importante, per ricordargli una promessa partecipazione, a Samarcanda o a Qo'noS, o solo per stringergli la mano. Come diavolo fai a muoverti tranquillo in una fiera se ti riconoscono tutti, nemmeno fossi Harrison Ford? Può essere che sia anche stressante, talvolta? Ecco perché essere in incognito ogni tanto non è così male. Posso fare altre cose, rispetto a quelle che di solito faccio alle fiere: passo, guardo, controllo negli stand di pupazzetti e quelli dei fumetti usati, chiacchiero un po', un visitatore come un altro, trovi quel fumetto che ti mancava ma non ci pensavi fino ad un momento prima, e quel gashopon di quella serie introvabile. Faccio solo questo, e niente altro. Uno tra i tanti. Sì, ogni tanto si può fare.

Oh, era capitato anche a me a Cartoomics di venire riconosciuto, ma nella lunga fila di appassionati che ad ogni fiera aspettano il loro turno al banco Bonelli ci sono sempre i soliti amici, che di te si ricordano eccome, ma escludendo loro e altri amici e conoscenti vari, venire riconosciuto da altri non capitava troppo spesso. Eppure ben due appassionati lo avevano fatto, tenendomi bloccato per qualche minuto per una dedica e un disegnino. Non accade troppo spesso, appunto, ma quando accade è piacevole e lo fai volentieri, anche se non sei Harrison Ford.
E' accaduto anche qui a Pordenone, due volte. Ma una delle due era un vecchio amico che mi ha rivisto e riconosciuto dopo tanti anni.


Ormai quella di PordenoneComics è diventata una piacevole abitudine. Una fiera di fumetti e games che dura un giorno solo, sempre la domenica, che è probabilmente la maggior fiera di fumetti in regione, pardon, mercatino. Nella stessa Fiera che un mese prima ospita sempre la fiera dell'elettronica, che invece ha un'importanza nazionale. Qui comunque non troverete editori importanti, niente Panini, niente Alastor, niente Bonelli. Appunto, è solo un mercatino, ma gli espositori locali hanno sempre materiale interessante. E rispetto a cartoomics gli espositori di fumetti superavano quelli dei gadgets. E poi c'erano gli immancabili cosplay,  spettacolari anche questa volta.

Nessuno ce la fà contro Gundam!


Tempo fa si andava col gruppo dei Fumatti, a vendere e promuovere Anjce, oggi lo stand lo prende solo un terzo dei Fumatti originali, Miriam. E io mi aggrego a lei ed all'amico Alessandro. Perché Pordenone è una fiera (mercatino) piacevole da girare. Miriam aveva i suoi fumetti da promozionare, il volume di Anjce ProGlo e quello del Salvans (nello stand FAME Comics, due metri più in là).
Di solito negli ultimi anni io mi limitavo a tenere sotto controllo il banchetto per dare il tempo a Miriam ed Alessandro di staccare e girare un po' per la fiera (mercatino), per poi essere io a girellare su e giù. Quest'anno Alessandro era rimasto a casa influenzato, quindi ero all'ultimo momento subentrato anche come autista ufficiale. Mi sono perso la formula 1, è questo sarebbe grave, ma lo sapevo e non m'è dispiaciuto troppo. In fondo l'ho persa anche ieri, dimenticandomene, e questo è PIU' grave.

Serve un dottore?
Comunque é andata, incognito o no, ed é finita. Tutto (quasi) quello che c'era, oltre a tutto il resto, lo trovate anche stavolta nell'immancabile filmato qua sotto. Buon divertimento, e ci si rivede e ci si riconosce alla prossima fiera (o mercatino che sia).
In incognito o no, questo lo sapremo solo al momento.
Come dice una canzone "lo scopriremo solo vivendo".


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