sabato 6 aprile 2013

Se non ci fosse Samuel Clemens

La tua vita non procede proprio come avevi desiderato? Eh, succede. Gli affari vanno male, va male tutto il resto, cosa ti rimane se non lamentarti? Certo, nel tuo caso hai anche una giustificazione per tutto questo: le cose ti vanno male per eredità. Già, la sfiga non si è accanita solo su di te, amico mio, ma ha origini molto più antiche: perché se solo il tuo bisavolo non fosse stato sfortunato, tu oggi saresti ricco.
Howard Hart ha queste convinzioni. Ed è cresciuto con la convinzione che se solo le cose in passato fossero andate in un modo leggermente differente, oggi lui sarebbe ricco. Perché sarebbe l'erede del grande Bret Harte, sicuramente il più grande scrittore americano dell'800.
Ma quello sconosciuto bisavolo in realtà è rimasto per tutta la vita uno scrittore ignorato, oscurato dal talento di un altro talento, che con la sua presenza eclissò tutti gli altri talenti. Un uomo solo.
Il maledetto Mark Twain.
Okay, le seghe mentali ce le facciamo tutti, e così le nostre convinzioni. Ma se hai la fortuna di avere un amico eccentrico che scopre una possibilità effettiva di viaggiare nel tempo senza troppa spesa, rinunceresti alla possibilità di... intervenire? E dare una mano al tuo avo?
In fondo non sarebbe difficile. Lui conosce a memoria la storia di Samuel Clemens, conosciuto ai più come Mark Twain, e si rende conto che se solo qualcosa non fosse andato come andò, l'odiato nemico non avrebbe avuto bisogno di mettersi a scrivere, perché sarebbe diventato ricco prima. E quindi via libera al trisnonno Bret, e alla ricchezza per i suoi eredi. E' sufficente procurarsi vestiti dell'epoca, soldi dell'epoca, anche un testo dattiloscritto di Huckleberry Finn (non si sa mai che possa essere utile), e l'avventura incomincia, nel grande nord della corsa all'oro.
Sì, come in ogni caso anche qui le cose non saranno mai come sembrano, e potrai anche scoprire che Mark Twain non è la persona che credi, o che il tuo avo sia un idiota totale, o anche che la donna della tua vita viva in quell'epoca. O accorgerti che le cose che ti andavano male nel tuo tempo qui sembrano andare decisamente meglio.
Ma non farci troppo affidamento, Howard.

Labirinto del passato, di Kirk Mitchell, uscì su Urania 1148, nel marzo del 1991. Cosa facevate voi in quell'anno? Di certo non navigavate su internet, e non forse avevate nemmeno un cellulare, quindi immaginate un ebook. Usciva il primo numero di Nathan Never, e la Ferrari veniva paragonata ad un camion da uno dei suoi piloti.
E io tra le altre cose seguivo regolarmente le uscite di Urania, e riuscivo anche a leggerli tutti, cosa che solo qualche anno dopo non mi sarà più possibile. E con questo libro mi divertii davvero tanto.
Quando un autore è totalmente sconosciuto, puoi avere sorprese positive o negative. Questo libro rientra nella prima categoria. In seguito scoprì che l'autore era specializzato in ucronie e storie di viaggi nel tempo, e poco altro, e questo bastò a farmi capire che difficilmente ci sarebbe stata una ristampa in futuro.
Unico appunto a quel numero di Urania, la bellissima copertina di Vicente Segrelles richiamava poco il contenuto del libro, invece meravigliosamente chiaro nella copertina dell'edizione americana.

Per cui, se un giorno capitate in qualche mercatino dell'usato, presso qualche bancarella che vende vecchi Urania, date un'occhiata.
E non vi preoccupate, non sarà la mia copia. Quella è al sicuro.