giovedì 26 agosto 2010

C'era una volta un fax...

I raccoglitori con i disegni originali, le pagine di sceneggiatura e tutti gli schizzi che servirono a suo tempo, sono impilati di fianco, belli verticali. Qualcuno con l'etichetta in cui segnavo cosa conteneva. Altri senza, perchè il contenuto cambiava a seconda di quanta roba dovevo stivare via. Aprirli per carcare qualcosa è un'impresa. Tirar fuori tutti quei fogli, sfogliarli per cercare quel disegno in particolare... no, troppo impegnativo.

Quindi ripiego sui vecchi CD, pieni di roba digitalizzata a suo tempo. Nel momento in cui cominci a convertirti all'era digitale, quando capisci il fax, che tanto fedelmente ti ha servito così a lungo per mantenere i contatti con la redazione, di lì a poco non avresti più avuto occasione di usarlo, diventando obsoleto, sostituito da più efficaci sistemi digitali. Un'epoca nuova, in cui si fa prima a caricare sul computer un CD e scorrere le sue immagini con un tasto, che aprire un vecchio raccoglitore. 

E le immagini scorrono, come fossero una macchina del tempo che va all'indietro, riportandoti in un'epoca in cui il futuro era un territorio inesplorato, in cui non vedevi l'ora di cominciare ad esplorare. Così piano piano vedi disegni che hai fatto tanto tempo fa, e che hai mandato via fax in quello che ormai viene definito il "secolo precedente".

Come questo disegno qui. Che rimane un mistero del perchè sia stato il fax e venire scannerizzato e non l'originale. Questo fax arrivò in Bonelli il 12 novembre del 1999, all'attenzione di Federico, che aveva commissionato la creazione qualche giorno prima. Credo di ricordare che ne fu soddisfatto.

Una delle mie creazioni per Jonathan Steele, tra quelle di cui ero più (e lo sono ancora) soddisfatto, qui nella forma in cui venne mandata ai colleghi, via fax. Per qualche anno ancora continuai a sperare che um giorno la Burago avrebbe potuto chiamare Federico, o qualcuno in Bonelli... chiedendo se poteva fare il modellino dell'auto di Myriam: la "Cezanne".



Anni dopo la Renault chiamò un'automobile "Picasso". Forse non ci ero andato troppo lontano con le anticipazioni sul futuro. Poi, molto poi, la serie chiuse. E qualche tempo dopo la Burago venne rilevata dai cinesi...

1 commento:

  1. Ah, i tempi del fax...! Sembrano passati cent'anni!
    La Cezanne è veramente bellina, non mi dispiacerebbe averne una...

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